01.02.2017
Si è svolto all’ARAN il secondo incontro, dopo quello del 10 gennaio, sulla tematica di cui all’oggetto con la presenza di tutte le confederazioni rappresentative dei nuovi comparti e delle aree dirigenziali.
La delegazione dell’ARAN, guidata dalla Dott.ssa Elvira Gentile, in relazione al metodo con cui proseguire la contrattazione, ha proposto di procedere:
- in sede congiunta tra comparti e aree dirigenziali per rivisitare il CCNQ del 7 agosto 98 in modo da formulare un testo chiaro che assorba tutte le modifiche intervenute successivamente e, eventualmente, operare per integrarlo con eventuali innovazioni che si dovessero ritenere necessarie alla luce della situazione attuale. Ha citato come esempio il tema della “flessibilità”;
- in sede separata tra comparti e aree dirigenziali per l’aspetto meramente tecnico che riguarda la ripartizione dei distacchi e permessi per arrivare, quindi, alla stipula di due contratti separati su questo aspetto.
La Dott.ssa Gentile, in vista della prosecuzione dei lavori, ha illustrato le linee di fondo di tre documenti relativi, rispettivamente:
- alla “risistemazione” della normativa vigente;
- alla ripartizione dei distacchi e permessi per i comparti;
- alla ripartizione dei distacchi e permessi per le aree dirigenziali.
La delegazione della Confsal ha, nel suo intervento, evidenziato, tra l’altro, la necessità:
- di modifiche migliorative sul tema della “flessibilità” e compensazione tra distacchi e permessi;
- di rivedere i vincoli attuali, ad esempio, quelli relativi all’impossibilità di attribuire allo stesso dirigente sindacali un semidistacco e una semiaspettativa;
- di una scrittura chiara che dia certezza dell’esigibilità delle norme concordate
Alla fine degli interventi dei portavoce delle confederazioni presenti, la Dott.ssa Gentile, in relazione alla tematica dei tempi di definizione della trattativa, ha ribadito di voler agire rapidamente e ha preannunciato una prossima riunione per la prossima settimana.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
Prof. Marco Paolo Nigi