Alla vigilia delle ferie estive è stato firmato il CCNL biennio economico 2008/2009. Nulla da evidenziare se non che lo stesso garantisce la corresponsione di pochi euro alla luce anche dell’anticipo della vacanza contrattuale.
Oltre a questo, è prevista, presso gli Enti la disponibilità di ulteriori risorse aggiuntive che, però, per i requisiti cui sono collegate e l’incertezza dell’erogazione, non garantiscono un livello retributivo complessivo adeguato e compatibile con quello degli altri comparti.
Il fatto rilevante, invece, è dato dalla firma del CSA al contratto stesso. Da parte nostra, non può che esserci piena soddisfazione nel constatare il rientro del CSA, anche se con riserva, al tavolo delle trattative.
Quello che , invece, ci lascia perplessi è l’aver constatato che tale rientro è stato limitato alla mera sottoscrizione, insieme alla triplice di quanto già prodotto.
Alla luce dei fatti, sembrerebbe che per tutti, e adesso è il caso di dire per tutti, il contratto 2006/2009 si debba ridurre ad una riscrittura del codice disciplinare, sempre più penalizzante per i lavoratori e in un allargamento spropositato del divario economico con gli altri comparti.
Sarà questo il motivo che ha indotto le Regioni a chiedere che nella riscrittura dei comparti di contrattazione possano essere accorpati alla sanità e non agli enti locali?
Immaginiamo gli scenari che si apriranno alle prossime trattative per l’ancor più isolato comparto degli enti locali!!
Stando cosi le cose siamo fieri di non aver potuto firmare un contratto che comunque non avremmo mai firmato.
Rimane alto il nostro impegno, invece, nelle trattative decentrate, allo scopo di limitare i danni e indurre ogni Ente ad una corretta gestione delle limitate risorse del decentrato.
L’impegno futuro sarà quello di lavorare per essere attivi nella tornata contrattuale 2010/2012.
Forti della forza delle idee e forti dell’essere la federazione di riferimento del comparto della quarta confederazione, dobbiamo ritrovare la forza dei numeri.
Noi non abbiamo mai abbandonato le idee che ci hanno visti protagonisti nel diccap, anzi abbiamo rinforzato il progetto nel nostro congresso straordinario di Leonessa.
In quella sede si è lavorato anche nella speranza di riprendere il progetto diccap abbandonato ma non da noi.
Abbiamo rafforzato la nostra idea che le legittime ambizioni delle categorie del comparto passano solo da un progetto unico, ampio e totale.
Guardare all’insieme per risolvere anche le questioni categoriali.