Carissimi Colleghi,
stiamo per vivere ancora una volta la magia del Santo Natale e questa Festività, ricca di fede e tradizione, chiude l’anno che è trascorso.
Anche il 2015 ha confermato la giustezza delle nostre posizioni all’interno del Diccap.
Attraverso i provvedimenti del Tribunale di Modena del 2015 la Confsal-Fenal è pienamente legittimata a rappresentare il Diccap ai tavoli decentrati, cosi come statutariamente previsto, in attesa che si riapra il tavolo negoziale per la sottoscrizione del nuovo contratto nazionale di lavoro.
Per il raggiungimento di tale obiettivo volto alla riapertura del tavolo negoziale dopo anni di blocco per legge della contrattazione, siamo stati protagonisti sia a livello di federazione che confederale tramite la Confsal con azioni di piazza, raccolta di firme e altre iniziative che hanno condotto alla nota sentenza della Corte Costituzionale, con la quale è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale del blocco della contrattazione collettiva nazionale nei comparti del pubblico impiego.
Purtroppo la strada è ancora lunga, perché prima di procedere alla riapertura del tavolo negoziale, bisogna superare lo scoglio della ridefinizione dei comparti.
Aspettiamo fiduciosi, soprattutto perché il nuovo assetto dei comparti definirà la rappresentatività delle confederazioni; tutti sappiamo che la Confsal è la quarta confederazione ed ha la certezza di conservare la rappresentatività anche con il nuovo assetto.
La nascita dei nuovi comparti chiarirà definitivamente quello che, come Confsal, abbiamo denunciato da tempo: “chi" rappresenta "cosa”, riferito a quel mondo sindacale che dichiara numeri tanto ingrossati da risultare superiori agli stessi lavoratori sul territorio.
La conferma della titolarità Fenal nel Diccap, messa vergognosamente in discussione con congressi farsa, ci consente di poter lavorare serenamente nei decentrati per difendere i diritti dei nostri iscritti, anche al fine di limitare i danni causati dal rinvio senza giustificazioni di un nuovo contratto.
L’impegno resosi necessario per il conseguimento di questi obiettivi mi ha costretto a rinviare, in modo non più procrastinabile, al mese di gennaio un intervento chirurgico cui dovrò sottopormi.
Al di là dei tempi strettamente necessari, sarò al mio posto, anche in vista della convocazione di un direttivo allargato ai segretari provinciali.
Permettetemi di rivolgere un pensiero, non polemico, ai nostri ex compagni di squadra ai quali, anzi, rivolgo un sincero augurio di un Santo Natale e un sereno anno nuovo. Non discuto delle scelte che in piena autonomia e consapevolezza hanno adottato, a seguito delle quali stanno subendo una serie di sentenze contrarie e che, con ogni probabilità, li vedrà esposti a esborsi economici non trascurabili e, soprattutto, al fallimento del progetto “politico” ideato da Assirelli e Mascella con l’ottimo contributo di chi ha lasciato la Fenal per “abbracciare” tale “progetto”.
Di Assirelli & C. fa seriamente riflettere il singolare comportamento che li induce ad ignorare gli insuccessi inanellati senza informare mai la base.
Forse è il caso che qualcuno li inviti a giustificare certe scelte e a trarre le inevitabili conclusioni per l’assoluta mancanza di trasparenza, di democrazia e, in definitiva, di coraggio di assumersi le proprie responsabilità agli occhi di chi, ignaro suo malgrado, ha riposto loro fiducia, pur in mancanza di un progetto effettivamente condiviso.
Quello che è fallito, infatti, non è il progetto Diccap, ma l’interpretazione distorta e personalistica che ne è stata offerta attraverso quella baggianata della fusione, del Sulpm che sarebbe diverso dal Sulpl. Coloro che nutrissero una qualche curiosità, sono invitati a leggere i provvedimenti del Tribunale di Fermo e della Corte d’appello d’Ancona che, appena saremo autorizzati, pubblicheremo sul sito Fenal.
Ci sarà tempo e opportunità per chiarire anche questo.
Formulo gli Auguri sinceri a Voi e alla vostre famiglie per un Santo Natale e un radioso anno nuovo.
Vi abbraccio tutti.
Domenico De Grandis