Nonostante la fuoriuscita, il SULPM fa sempre riferimento alla Confsal, tanto da fare propri i nostri comunicati.
Essere fuoriusciti: cui prodest?
Ai dirigenti ed agli iscritti
Confsal - Fenal
Loro Sedi
E, p.c.
Al Segretario Generale Confsal
Prof. Marco Paolo Nigi
ROMA
Oggetto: politiche sindacali.
La doverosa attenzione nei confronti dell’attività delle altre sigle del comparto Regioni-AA.LL. mi ha consentito di rilavare che, sul sito del SULPM, è stato recentemente pubblicato un documento datato “12 maggio” che riproduce fedelmente, con modestissimi ed irrilevanti adattamenti, il commento del Segretario Generale Confsal del 12 maggio u.s. sullo schema di decreto legislativo elaborato dal Ministro Brunetta.
Peraltro, già almeno in un’altra occasione, il Sulpm aveva ritenuto di dover informare i propri iscritti sul rinnovo dei contratti pubblici utilizzando, riproducendo testualmente (ma senza dichiararlo) quanto riportato dal notiziario Confsal n. 205 del 27 novembre 2008.
A questo punto sarebbe utile conoscere quale sia stata l’utilità per il Sulpm nel precludere ogni futuro al Diccap e quale sia stato il senso della fuoriuscita del Sulpm stesso dalla Confsal?
Cui prodest?
Oppure, consentitemi la battuta: cui prudest?
Il Segretario Generale
Domenico De Grandis
In allegato:
1) comunicato Confsal del 12 maggio 2009;
2) comunicato Sulpm del 12 maggio;
3) notiziario sindacale Confsal n. 205 del 27.11.2008;
4) comunicato Sulpm relativo al rinnovo dei contratti collettivi del pubblico impiego.