"Ogni uomo - scrive Einaudi in Prediche inutili - deve essere inizialmente posto nella medesima situazione di ogni altro uomo, sicchè egli possa riuscire a conquistare quel posto economico, politico che è proprio delle sue attitudini di intelletto, di carattere morale, di vigore lavorativo, di coraggio,di perseveranza".
L' art. 51 della Costituzione: " Tutti i cittadini dell'uno e dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizione di uguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla Legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini".
Di fatto trattasi di un principio di uguaglianza formale di diritti e non sostanziale.
Un percorso che non può esaurirsi con l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne tout court. Occorre intensificare gli sforzi e pertanto, proponiamo di sostenere la proposta della Confederazione Confsal di Marco Paolo Nigi, relativa alla "Banca del Tempo". Una proposta che consente l'interruzione della prestazione di lavoro fino ad un tetto massimo di tre anni da usufruire nell'arco dell'intera vita lavorativa per l'assistenza ai figli minori (infanzia adolescenza, assistenza agli anzioni e ai disabili in rapporto di parentela di primo grado; la riconversione professionale e la ricollocazione nel mercato del lavoro degli ultracinquantenni).
Occorrono azioni concrete, coraggio e determinazione.
Apprendiamo l'annuncio del Ministro Brunetta per la diffusione degli asili nido all'interno dell'Amministrazioni Pubbliche; un valido strumento di conciliazione tra la vita familiare con quella professionale, che consente alle donne, come hanno dimostrato diversi studi, di aumentare la produttività e il rientro dopo la maternità, ma per la realizzazione degli asili nido occorre un coordinamento con le Regioni, responsabili di quei settori.
Il tema delle parità non è solo una questione di pari opportunità ma un'esigenza di coesione sociale, solidità della vita democratica e sviluppo dell'economia nazionale.
a cura della dott.ssa Rita Mottola
Responsabile nazionale settore pari opportunità Confsal-Fenal